Siamo pronti.
Ancora qualche settimana e, con l’avvento delle festività di Pasqua, il “muffulettu” sarà onnipresente sulle tavole dei licatesi, soprattutto il venerdì santo, anche se oggi sempre più spesso si trovano nei panifici di Licata anche in altri periodi dell’anno.
I muffoletti sono pagnotte di grano tenero, oggi famosi in tutto il mondo, un tempo diffusi solo in Sicilia.
Secondo la tradizione si mangiavano il 2 novembre e l’8 dicembre in occasione della festa dell’Immacolata.
A Licata il muffoletto si mangia sopratutto la sera del venerdì santo, condito rigorosamente con tonno e formaggio (a scelta).
I motivi sono ovviamente religiosi: erano le Confraternite che, per rifocillare i confratelli, li distribuivano alla fine delle processioni del venerdì santo.
La scelta di condirli con pesce (sarde o tonno) nasce dall’esigenza di non mangiare carne durante i venerdì di Quaresima.
La tradizione si è poi estesa a tutta la popolazione.
L’origine del muffoletto è antica, diverse sono le versioni circa il suo arrivo in Sicilia.
La tesi più accreditata è legata agli Svevi, arrivati in Sicilia alla fine del 1100. Il muffoletto sarebbe una rivisitazione del loro pane, l’aggiunta di semi di cumino una necessità al fine di aromatizzare il cibo, in modo da coprire il cattivo sapore dovuto ad alimenti non sempre freschissimi.
La ricetta è tratta dal blog “Cotto in Flagrante” su gentile concessione di Luigi.
Ingredienti per 10/12 pezzi:
Farina di grano duro 1 kg
lievito di birra 1 cubetto
strutto 100gr
semi di finocchietto selvatico
semi di anice q.b.
cannella q.b.
pepe q.b.
sale una presa
sesamo
Sciogliere il lievito con un po’ di acqua tiepida e aggiungerlo alla farina addizionata del sale e delle spezie. Impastare cinque minuti e aggiungere poi lo strutto sciolto e riprendere a impastare energicamente aggiungendo tanta acqua calda quanto basta per ottenere un impasto morbido. Formare le pagnottelle e metterle a lievitare in canovacci di cotone ben infarinati fra le coperte di lana. Attendere circa 1h, e trascorso questo tempo cospargere le pagnotte con il sesamo e infornare a 250° per una mezz’oretta.
I muffuletti venivano preparati e consumati l’ottavo giorno successivo al Corpus Domini. E si mangiavano rigorosamente con la salsiccia fritta o “arrustuta”. Poi è sopravvenuta l’usanza di consumarli il venerdì Santo e si è abbandonata, in quella ricorrenza, la salsiccia per passare al tonno sott’olio. Saluti a tutti i licatisi.
A casa mia si mangiano anche con la ricotta fresca. Ma la ricotta va riscaldata in acqua e condita con un poco di pepe nero.