Perché a volte è dai più piccoli che dobbiamo imparare

Foto del gruppo Agesci Licata 2

Perché a volte è dai più piccoli che dobbiamo imparare

Ci sono ragazzi che non restano indifferenti dinnanzi ai problemi della propria città, ragazzi che si fanno delle domande e che poi vogliono risposte.
Domande su tematiche forse più grandi di loro, e su cui i grandi spesso tacciono, mostrano indifferenza o peggio ancora ne avallano l’esistenza.
“Noi giovani sappiamo cosa è la mafia?”
“Abbiamo delle manifestazioni di mafia nel nostro territorio?”.Questo è quanto si sono chieste le ragazze della squadriglia “Rondini” del gruppo Agesci Licata 2.

Per trovare le risposte si sono rivolte all’associazione “A testa Alta”, impegnata nel contrasto alle logiche mafiose, constatando che si, purtroppo la nostra Licata non è esente da questa triste piaga.
Un “viaggio” iniziato studiando la situazione dei beni confiscati presenti a Licata che purtroppo, nella maggior parte dei casi, versano in condizioni di abbandono, grave poi il fatto che alcuni abbiano subito atti intimidatori.
Da qui la volontà, come squadriglia, di raccogliere quante più informazioni ed effettuare un sopralluogo dei beni.

Grave la situazione della foce del fiume Salso, un tempo oasi avio-faunistica, oggi discarica a cielo aperto dove alloggiano rifiuti come siringhe o amianto. E l’amianto è un altro dei temi affrontati dalle ragazze che ne hanno riscontrato la presenza non solo in zone periferiche, ma anche a ridosso del centro abitato.
E sull’amianto è encomiabile anche il lavoro svolto da altri giovanissimi, i ragazzi del collettivo Controvento.

Domande che sono state portate all’attenzione degli amministratori e su cui si vigilerà per constatare che alle parole seguano i fatti.
Intanto la buona notizia è che ci sono giovani che, rendendosi conto dei problemi che affliggono la loro realtà, hanno capito che possono essere artefici di un futuro migliore, che è fondamentale impegnarsi per “lasciare il nostro mondo un po’ meglio di come lo abbiamo trovato”.

(Foto e comunicato sono stati inviati dal gruppo Agesci Licata 2)

 

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