La scoperta, in realtà, risale all’ottobre 2016.
Nei giorni scorsi, i volontari del gruppo Archeologico Finziade sono tornate nelle campagne di Sant’Oliva per realizzare un video con un drone.
La chiesa (scoperta dall’associazione licatese), come viene spiegato nella pagina Facebook del gruppo Finziade, ha un impianto adsidato mononavato, molto probabilmente risale all’età medievale. Non è da escludere che nei secoli successivi la chiesa abbia continuato la sua funzione religiosa, oltre ad avere subito una ristrutturazione. L’abbandono è probabilmente legato allo spopolamento delle campagne licatesi.
La chiesetta di Sant’Oliva è il secondo ritrovamento del genere effettuato dal Gruppo Archeologico Finziade, ricordiamo infatti come appena l’anno scorso, sulla sommità della “Rocca” siano stati rinvenuti dei ruderi che, quasi sicuramente appartengono alla chiesa rupestre costruita tra il XII e XIV secolo.
Sulla pagina Facebook c’è anche il video della visita alla chiesa di Sant’Oliva, per visualizzarlo occorre cliccare sul link ed essere registrati su Facebook.
https://www.facebook.com/watch/?v=1487069371428712