Nasce a Licata la sezione dell’Associazione a carattere nazionale ‘ TOPONOMASTICA FEMMINILE’ .
Di seguito il comunicato stampa:
Il fine principale di questa Associazione è contribuire attraverso iniziative culturali e sociali alla costruzione di una società più giusta, basata su modelli paritari.
Per raggiungere questo obiettivo, è necessario che le nuove generazioni vengano messe in possesso di nuovi e diversificati modelli di riferimento femminili, poiché di maschili ne hanno già molti; pensiamo che non sia solo una questione di giustizia ma soprattutto di consapevolezza: senza “role models” femminili, le nostre ragazze e i nostri ragazzi avranno consequenzialmente una visione distorta della vita.
La cancellazione delle donne dalla storia è evidente in ogni ambito: dai libri scolastici alla toponomastica cittadina, la memoria collettiva ignora o dimentica l’operato delle donne:
Non è facile, infatti, far emergere le figure femminili dall’oblio a cui la storiografia ufficiale le ha condannate, come se non avessero partecipato – pur con le limitazioni a loro imposte – agli eventi.
Le Toponomaste, inoltre, si attivano per fare pressione su ogni singolo territorio affinchè strade, piazze e vari luoghi urbani siano dedicati a donne il cui operato è significativo a vario titolo, per riequilibrare la rappresentanza odonomastica che vede le donne presenti solo in misura del 4% nelle intitolazioni di città e paesi italiani.
Referente per la Sicilia e per la provincia di Agrigento è la dott.ssa Ester Rizzo: il gruppo licatese, coordinato dalla stessa dott.ssa Rizzo è composto da Cettina Callea, Mariella Mulè, Graziella Di Prima, Giuseppina Incorvaia, Nicoletta Casano, Caterina Russo, Daniela Curella, Donatella Meli, Enza Liguori, Alessandra Mareri, Fausta Bellavia, Mary Cannizzaro.
Già in programma la prima iniziativa delle Toponomaste licatesi: un convegno e una mostra fotografica sulle 21 ‘Madri Costituenti’ daranno l’avvio alle attività del gruppo il 7 dicembre alle ore 17,00, presso i locali della Biblioteca Comunale Luigi Vitali di Licata.