Di Lucastro
Felicità!
È quella che ho provato nell’apprendere che una scuola di Licata, l’Istituto Comprensivo “Francesco Giorgio”, abbia aderito alla campagna “Verità per Giulio Regeni”.
Perché troppi sono i misteri sui motivi della sua uccisione, sui mandanti. Inqualificabili i depistaggi orditi dai Servizi di sicurezza egiziani, al fine di fornire una non verità, una storia diversa.
La colpa di Giulio è stata, presumibilmente, quella di aver raccontato ciò che in quel momento stava succedendo in Egitto.
Sono felice nell’apprendere che dei ragazzi possano avere Giulio come modello, perché questo vuol dire farli crescere meglio. Perché i giovani sono il futuro, perché abbiamo bisogno di persone che difendono valori come la libertà, come la verità. Che siano sensibili alle tematiche globali, al rispetto del bene comune, che sia la propria città e il mondo intero.
Ai giovani dovremmo trasmettere questi modelli, compito che l’Istituto Francesco Giorgio conduce egregiamente; già lo scorso anno ha aderito alla campagna per Giulio, di pochi giorni fa la celebrazione della “Giornata della Memoria”. Diverse altre attività (trovate sul sito della scuola) hanno poi suscitato il mio interesse.
Abbiamo bisogno di modelli come Giulio, barbaramente ucciso, per avere raccontato la verità. Abbiamo bisogno di Peppino Impastato che ci grida quanto schifo faccia la mafia. Abbiamo bisogno delle denunce di Rosa Balistreri e del suo invito a svegliarsi.
Abbiamo bisogno di ricordare queste e tante altre persone che i propri ideali li hanno portati avanti.
Abbiamo meno bisogno di rivoluzionari da tastiera e fenomeni da baraccone.
Abbiamo bisogno di gente che alzi la voce di fronte alle ingiustizie.
Leggi l’articolo “Quattro anni senza Giulio” dal giornalino d’istituto.