Con i riti dedicata alla Madonna Addolorata iniziano la settimana dedicata ai riti pasquali, molto sentiti a Licata.
Riti che prendono il via una settimana prima del Venerdì Santo, quando è appunto la statua della Madonna ad essere portata in giro per la città.
Una tradizione che in città si ripete ormai dai primi anni del ‘900 quando, secondo la “leggenda”, un vascello spagnolo approdò in città per ripararsi dal mare in burrasca. L’imbarcazione trasportava a bordo un statua dell’Addolorata, portata sulla banchina per evitare danni. Fu al momento di caricarla a bordo che la statua divenne pesantissima e non fu potuta essere imbarcata.
Da quel momento la statua viene portata in processione il venerdì precedente la Settimana Santa.
Una tradizione che è quasi rimasta invariata; ancora oggi diversi sono i fedeli (soprattutto donne) che seguono la processione a piedi scalzi, in segno di devozione per una grazie ricevuta. Lungo il percorso i fedeli addobbano i balconi e, al passaggio della statua lanciano fiori. Meno viva la tradizione delle “troccole”, strumenti in legno che venivano agitati al passaggio della Madonna. Anche per questo motivo la statua viene anche chiamata “Madonna delle Troccole”.
I riti prendono avvio dalla chiesa Sant’Agostino, dove la statua è custodita. Dopo la processione, che inizia la mattina del venerdì precedente il Venerdì Santo, viene custodita in chiesa Madre da cui, la domenica riprende il percorso verso la sua naturale dimora.
Una festa cui i licatesi partecipano in massa come in tutti gli altri momenti salienti dei riti della Settimana Santa.
Fonti:
Qui Licata
ProLoco Licata
Foto: Internet