Licatesi illusti – Franco Galia #lecologista
Conoscere Franco è stato un privilegio.
Franco è l’emblema della brava persona, un ragazzo perbene dai valori sani.
Una di quelle persone che ti fanno pensare che al mondo ce ne vorrebbero tanti di più come lui.
Franco Galia nasce a Licata il 4 ottobre 1965, città dove inizia le prime battaglie soprattutto a favore della salvaguardia e tutela dell’ambiente.
La passione per la natura si manifesta sin da bambino e nel 1984, assieme ad alcuni amici, si concretizza con la nascita del “gruppo attivo WWF”.
Sono gli anni ’80, quelli dove si realizzano gli abusi sulle spiagge ampiamente narrati dalle cronache recenti.
Quella all’abusivismo edilizio diventa una lotta inevitabile, così come le denunce contro il “sistema” che vi si sviluppa.
Non solo Licata; è grazie a lui che nel 1989 il WWF acquista alcuni ettari di terreno a “Torre Salsa”, nei pressi di Siculiana, salvando la zona da una speculazione edilizia e permettendo la nascita della riserva, oggi intitolata a lui.
Sono anni di intenso lavoro per Franco, tanti gli impegni che lo sottraggono anche alla sua reale occupazione e agli studi di architettura che aveva intrapreso nel 1984.
Sono questi gli anni in cui Franco e il gruppo del WWF avviano diversi progetti tutti volti alla tutela del patrimonio naturale e culturale di Licata.
Da “Natura in Festa”, dove grazie a musica e giochi si cerca di sensibilizzare sulle tematiche ambientali, al “progetto tartarughe” finalizzato alla difesa delle tartarughe marine la cui esistenza è messa a rischio.
Franco è inoltre tra i primi a promuovere l’area archeologica di monte Petrulla, capendone l’importanza storica e lavorando alla sua promozione.
Non solo l’ecologia; è infatti anche a lui che a Licata si deve la nascita del primo Archeoclub d’Italia.
Altra importante iniziativa è la realizzazione dell’osservatorio avio-faunistico lungo la foce del fiume Salso nel 2002.
L’area era infatti interessata da flussi migratori, l’osservatorio aveva anche la funzione di riqualificazione della zona, preservandola dallo scarico selvaggio e illegale di rifiuti.
L’osservatorio era composto da un capanno per l’osservazione e da un percorso lungo l’argine del fiume.
Lo stravolgimento urbanistico subito dalla zona ha mutato le condizioni ambientali, l’osservatorio è stato quindi costretto a chiudere.
L’area è tornata al degrado antecedente gli anni dell’osservatorio.
Il lavoro svolto da Franco Galia è stato apprezzato oltre Licata; diversi incarichi ricevuti come docente in alcune scuole, responsabile di diversi progetti oltre che della stessa riserva di Siculiana. Filo conduttore quello della tutela e salvaguardia dell’ambiente.
Franco ci ha lasciati il 15 giugno 2007.
Un esempio di cui questa città oggi ha ancora più bisogno, una figura che ha alzato la voce quando tutti stavano in silenzio, una persona che, oltre per le sue battaglie, manca soprattutto per il suo essere una brava persona.
Ulteriori informazioni sulla vita e l’operato di Franco Galia si trovano sul suo sito ufficiale:
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