Licatesi illusti – Filippo Re Capriata #loscienziato precursore della televisione
Per alcuni è “quello a cui hanno intitolato la ragioneria”, per altri una delle strade di Licata.
Filippo Re Capriata è stato invece uno scienziato di fama internazionale.
Una carriera però stroncata dalla prematura scomparsa a soli 41 anni durante il catastrofico terremoto di Messina del 1908.
Filippo Re Capriata è stato il precursore della televisione con “solo” mezzo secolo di anticipo rispetto al primo vero prototipo venuto alla luce nel 1925, per opera di John Logie Baird.
Sua infatti la scoperta che tramite meccanismi, congegni rotanti e selenio, riusciva a trasmettere immagini a distanza. Nonostante la presenza di documenti storici che attestano la veridicità delle sue invenzioni, nessun riconoscimento ufficiale gli è stato riconosciuto circa l’invenzione della tv.
Non solo la televisione; gli studi su cui si impegnò Filippo Re Capriata svariano in tante discipline: matematica, chimica, agronomia, filosfia, storia e letteratura. A lui si deve l’introduzione in Sicilia dell’illuminazione a gas acetilene e dell’utilizzo di concimi chimici.
Di famiglia medio borghese, suo padre Pasquale Re Laganà è stato sindaco di Licata per 15 anni, la madre Francesca Capriata, originaria di Sciacca e figlia di un magistrato. Proprio da bambino effettua le prime “osservazioni”, spinto soprattutto dalla curiosità nel capire il funzionamento di certi meccanismi.
Nasce a Licata il primo febbraio 1867 e qui compie i primi studi. A Palermo termina il liceo e inizia la carriera universitaria laureandosi in legge e conseguendo anche un diploma in scienze naturali, passione scoperta dall’incontro con l’entomologo Enrico Ragusa. A Messina consegue invece la laurea in Fisica.
Tornato a Licata si sposa con Giuseppina Morello e coltiva i suoi studi e le passioni. Una delle camere di casa sua era stata trasformata in vero e proprio laboratorio dove oltre a studiare, collezionava insetti che, dopo essere stati posti in apposite provette e trattati con un liquido da lui inventato, spediva a laboratori di tutto il mondo.
Grazie alla teoria dei raggi Roengten ottiene fama internazionale nel mondo della fisica, citato da molte delle più prestigiose testate scientifiche dell’epoca.
Si trasferisce a Messina dove diventa professore di Fisica presso l’università, città che nel 1908 viene colpita dal violentissimo terremoto che tra le oltre 100 mila vittime annovera anche lo scienziato licatese, la moglie e i due bambini nati dal matrimonio.
Filippo Re Capriata è dunque uno dei figli illustri di Licata a cui, forse, sarebbe il caso di dare l’importanza che merita.
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