“Sembrava il treno anch’ esso un mito di progresso, lanciato sopra i continenti”.
Permetteteci la “Gucciniana” citazione, ma a pensarci bene, per Licata la ferrovia ha veramente rappresentato progresso e sviluppo. Gli anni d’oro dell’estrazione dello zolfo, con il porto sempre pieno di navi pronte a trasportarlo lontano.
La storia della ferrovia a Licata ha inizio nel tardo XIX secolo, durante un periodo di espansione ferroviaria in tutta Italia. Nel 1879, inizia la costruzione dei 26 km di linea che collegano Licata a Caltanissetta e Agrigento, al fine di favorire il trasporto di merci e passeggeri.
La stazione centrale di Licata viene inaugurata nel 1881, diventando immediatamente un importante punto di transito grazie alla presenza del porto. Pochi anni dopo, nel 1888, viene inaugurata la stazione Marittima. Considerando anche le piccole stazioni di Sant’Oliva (costruita nel 1881) e Favarotta (funzionale all’attività mineraria di Passarello), si contano ben quattro stazioni a Licata. Diventa subito un importante nodo di scambio, viene inoltre costruito un deposito per le locomotive a vapore. L’edificio segue lo stile neoclassico tipico dell’architettura ferroviaria dell’epoca, caratterizzato da una struttura semplice ma elegante. Nel corso degli anni, la stazione ha offerto servizi come biglietteria, sale d’attesa e un bar. L’area ferroviaria era estesa e includeva anche un deposito per il personale di servizio.
Durante lo sbarco degli Alleati, avvenuto nelle prime ore del 10 luglio 1943, la stazione ha svolto un ruolo strategico nel trasferimento di truppe e rifornimenti. I treni trasportavano equipaggiamenti, veicoli e materiali per sostenere le operazioni in Sicilia. Inoltre, venivano trasportati feriti, prigionieri di guerra e civili che lasciavano le zone di combattimento attraverso la linea ferroviaria.
Negli anni ’60, a causa della crisi economica e della conseguente crisi portuale, anche la ferrovia ne ha risentito. Il collegamento fino alla stazione Marittima è stato gradualmente ridotto, con treni sempre meno frequenti, fino alla definitiva chiusura negli anni ’70. La stazione Centrale ha continuato a svolgere un ruolo importante per gli spostamenti, soprattutto per i pendolari, ma ha subito un declino progressivo. L’uso sempre più diffuso del trasporto su strada, nonostante le condizioni non ottimali delle strade, e le scelte aziendali hanno contribuito a ridimensionare ulteriormente la ferrovia di Licata. Attualmente, sono pochissimi i treni che giungono a Licata, anche se, soprattutto durante la stagione estiva, con opportuni lavori di adeguamento, potrebbero beneficiarne soprattutto i pendolari diretti verso il mare.
“E sul binario stava la locomotiva”
Ciao cosa devo dire, e’ un peccato che una città come Licata non abbia una ferrovia all’altezza dell’importante sia come zona strategica dell’isola e sia come una delle più belle coste balneari. Amministrazione sindaci sveglia non a parole ma fatti. Pulizia e decoro della mia bella città di LICATA. NON MANCA NULLA STORIA ARCHITETTURA MARE .UN’EMIGRATO FA 45 ANNI CHE HA SEMPRE LICATA NEL ❤️