A renderlo noto è il Fondo Librario Antico di Licata, patrimonio della storia licatese.
Sono state pubblicate oggi le “carte” rinvenute qualche giorno fa e che narrano del ritrovamento di un veliero in contrada Montegrande.
Il ritrovamento, risalente al 2 ottobre 1920, è avvenuto in via del tutto casuale, effettuato dal proprietario di un terreno, Angelo Fittipardi, intento ad impiantare sulla proprietà un vigneto.
E proprio durante gli scavi, a circa un metro e mezzo di profondità, dalla sabbia affiora lo scafo di un piccolo veliero.
Secondo la ricostruzione dell’epoca, l’imbarcazione potrebbe risalire a circa due secoli prima, finita sulla riva probabilmente a causa di un naufragio. L’ufficialità si evince dalla prima relazione del Comandante delle guardie campestri di Licata (Salvatore Lanzarotta) inviata al Commissario prefettizio della città. Una seconda relazione, datata 6 ottobre 1920, è del Tecnico Comunale Liborio Granone, inviato sul luogo dal Commissario.
Nella relazione si evincono le pessime condizioni dell’imbarcazione, con il legno dissotterrato totalmente marcio e con la restante parte dell’imbarcazione immersa nella sabbia e nell’acqua.
Si parla anche degli elevati costi per dissotterrare il Veliero, motivo che fa pensare che alla fine non sia stato rimosso. O forse si, come conclude il post sulla pagina Facebook del Fondo Librario Antico.