Dal nome si evince già molto.
La chiesa di San Paolo (come è nota ai licatesi) è stata costruita nell’omonimo quartiere dove in passato furono ospitati i profughi di Malta. L’isola a quei tempi subiva continuamente gli attacchi dei turchi, per questo motivo molti abitanti furono accolti a Licata. Siamo nel ‘500 e a quest periodo risale la costruzione della chiesa.
La sua edificazione si fa risalire tra il 1592 ed il 1623 sui ruderi della chiesa di Sant’Agrippina, risalente al XII secolo.
Quella che ci è pervenuta oggi non è però la sua forma originaria; la chiesa di San Paolo infatti è stata trasformata e allungata negli anni ’60, ad essere modificato anche il prospetto principale.
L’edificio ha un impianto di base rettangolare a navata unica, mentre di forma circolare è l’abside dove si erge una semi-cupola.
Il suo interno (in realtà lo era anche il prospetto esterno) è di stile barocco, diverse le opere presenti, anche di un certo pregio, come ad esempio il simulacro ligneo di San Paolo e alcune tele di Domenico Provenzani risalenti al XVIII secolo.