C’era a Licata: Castel San Giacomo

C’era a Licata: Castel San Giacomo

Di quello che è stato uno dei più importanti castelli siciliani, precisamente il terzo dopo Castello a mare di Palermo ed il Castello Maniace di Siracusa nel periodo compreso tra il XII e XIII secolo, oggi non rimane più nulla se non qualche piccolo rudere. Inevitabile che di castel San Giacomo si inizi a parlare dalla sua assurda fine.
Assurda perché tra il 1870 e il 1929 si decise di demolirlo per favorire la costruzione del porto, visto l’impulso derivato dal mercato dello zolfo, molto attivo nella nostra zona e che vedeva in Licata il terminale di approdo per nave e merci. Certo non una giustificazione per quello che si può assolutamente definire uno scempio, purtroppo non l’unico che ha riguardato la nostra città.




Le origini del castello sono molto antiche, esistente (in forma meno imponente rispetto a quella assunta successivamente) già nel III secolo a.C.
Costruito su di un’isola sulla punta estrema della costa, è sempre stato un punto cruciale vista la sua posizione strategica.
Il castello, durante la sua massima espansione, occupava un’ampia area che comprende l’attuale faro San Giacomo e la zona circostante piazza Attilio Regolo.
Un punto strategico che tutte le dominazioni che si sono succedute a Licata nel corso dei secoli hanno pensato di salvaguardare.
Dai Bizantini agli Arabi, dai Normanni agli Svevi e poi agli Spagnoli, il castello è stato ampliato, ristrutturato e reso più sicuro. Sono i Normanni a dare l’ultimo nome, ovvero San Giacomo; il castello in passato ha assunto il nome di Olimpia e Lympiados.
Soprattutto con i Normanni si ha notizia di una guarnigione fissa di soldati oltre che di un Castellano e sempre in questo periodo sono diversi i sovrani che vengono ospitati a Licata e per cui la città riceve diversi privilegi. Prima del tragico assalto della flotta franco-turca, avvenuto nel 1553 con l’uccisione o la deportazione di abitanti e militari, il castello subisce gravi danni a causa del terremoto che quasi dieci prima aveva sconvolto la Sicilia.
Negli decenni succesivi il castello viene reso ancora più sicuro, un ulteriore restauro lo unisce alla terraferma.
La storia e l’importanza di Castel San Giacomo cessano nel 1870, quando inizia la sua distruzione.

Di seguito la ricostruzione in 3d fatta da Davide Prestino.

Video ricostruzione in 3d

 

(Fonti: Guida storico – artistica di Licata. Foto: Internet)

4 thoughts on “C’era a Licata: Castel San Giacomo

  1. Scusate, prima di tutto posso chiedervi perché scrivere di accettare o meno i cookie lo fate in lingua inglese? Questo prima di ogni cosa, per il resto non posso che complimentarmi con quaanti hanno realizzato queste ricostruzioni che, sia pure illusorie,danno un po’lidea di come dovevano essere certi monumenti andati persi per negligenza, ignoranza, pochezza mentale. Fa rabbia appurare come in altri paesi meno importanti di Licata si siano salvati certi tesori monumentali e da noi sia stato distrutto tutto quanto hanno potuto, senza pudore,anche muri e porte. Nel presente è visibile il passato, e infatti ancora oggi la città è trascurata. Le uniche fortune di Licata sono di avere alcuni cittadini sensibili, che amano, e hanno amato col cuore, la loro città.
    Viceversa, Licata navigherebbe in acque più limacciose di quelle in cui naviga adesso. Mi riferisco a certe speculazioni fatte a spese della nostra città nel far sparire il mare, cancellando intere spiagge che avevano favorito le relazioni di qualche generazione. Chi governa lo fa male. Quando arrivano amministratori giusti e preparati i licatesi si danno da fare per metterli alla gogna, perchè non riescono ad uscire da un modo di pensare che non sia tornaconto. Peccato però, che le cose rimangano sempre come si lasciano. È rammarico il mio, ma può capirlo chi ha veramente amato, e ama Licata.

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