Costruito dagli aragonesi, presumibilmente nella seconda metà del 1300, di questo castello restano oggi pochissime tracce.
Castel Nuovo, chiamato così per differenziarlo dal più celeberrimo Castel San Giacomo (anch’esso andato distrutto), sorgeva su monte Musardo, non lontano dalla cinta muraria che proteggeva la città e a guardia del “regio caricatore di grano”, nell’odierno Piano Quartiere.
Un castello edificato per scopi militari e che anche nei secoli successivi mantiene la sua originaria destinazione d’uso come testimonia la costruzione di un quartiere destinato alla fanteria spagnola proprio in questa zona, per difendere e a seguito dell’assedio e della successiva distruzione ad opera dei Franco-Turchi nel 1553.
L’inizio della costruzione del quartiere avviene nel 1590 ad opera di Giovanni la Nuza, castellano del Castel San Giacomo, oltre che capitano spagnolo.
Il quartiere perde di interesse a seguito della fine delle invasioni franco-turche, a questo punto viene smilitarizzato ed inizia una lunga fase di abbandono, durata diversi secoli.
Notizie successive del castello si hanno a partire dal XIX secolo, dove già gran parte della struttura risulta crollata, ad accezione della torre che, nel 1863, ospità le campane dell’orologio civico. Sempre in questo periodo, soprattutto gli ambienti che si affacciano “sull’orto” vengno concessi ai privati per scopo abitativo fino agli inizi del 1900, quando viene deciso dall’Amministrazione comunale di demolire tutti i resti, al fine di prevenire possibili crolli.
Oggi rimangono solo alcune case e soprattutto la “La Chiesa della Madonna del Quartiere“, eretta alcuni decenni prima.
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