Di Cettina Callea.
Tiziana Francesca Vaccaro è una giovane attrice e autrice catanese che vive e lavora a Milano. La conosco per caso. Camminando per le strade di Torino alla fine del 2016, scorgo una locandina con una sagoma a me familiare. C’è scritto “Terra di Rosa”, Vite di Rosa Balistreri. Mi sorprende e mi rallegra che Rosa, la Rosa che Licata non ha mai tributato nella maniera che meriterebbe, venga ricordata in una città culturalmente elevata come Torino.
Guardo attentamente. E’ giovane l’attrice. Che bello, penso tra me, che giovani artisti stiano continuando l’opera della mia concittadina. Passa del tempo e sui social rivedo quella locandina. Smanetto, cerco e trovo il contatto di Tiziana Vaccaro. Ci sentiamo. E’ gentile e disponibile e mi dice che non appena sarà dalle mie parti mi farà sapere. Propongo l’idea alla mia Dirigente Scolastica, Prof.ssa Amelia Porrello che mostra immediatamente la sua disponibilità. E’ così che il 13 Maggio Tiziana Francesca Vaccaro ha incontrato gli alunni e le alunne dell’IIS Fermi di Licata, dove si è esibita in 2 Spin Off dello spettacolo integrale presentato anche nelle vicine Campobello di Licata e Palma di Montechiaro. Con un’ interpretazione estremamente coinvolgente, una scenografia scarna, pochi oggetti e un ricchissimo bagaglio di sentimento ed emozioni, Tiziana ha messo in scena uno spettacolo che ripercorre la vita, anzi le vite di Rosa. Le vite, perché la cantautrice licatese, ha avuto più e più volte la capacità di rinascere e reinventarsi, tra avversità e fortuna, tra sofferenza e amore, tra dolore e riscatto. Lo spettacolo di Tiziana, minimalista, originale e innovativo, fatto soprattutto da una recitazione che armonizza sapientemente movimento corporeo, sguardi e voce nasce da un lavoro lungo e faticoso, che non si ferma a Rosa Balistreri come artista, ma scava nella sua anima, attraverso fitte ricerche che hanno portato Tiziana ad indagare nei luoghi dove la Balistreri visse. Spiega Tiziana, agli alunni del Fermi, che l’idea di raccontare di Rosa è nata da un precedente lavoro teatrale su Antigone, l’eroina di Sofocle. Pensando ad un’ Antigone moderna a Tiziana viene in mente Rosa, per il modo in cui ha osato sfidare le convenzioni del suo tempo e della sua terra, per il suo desiderio di riscatto e di giustizia.
L’opera di Tiziana dice lei stessa “Nasce dall’indagine della realtà, dall’osservare il mondo, dal desiderio di guardare negli occhi le persone, ascoltare le loro storie, per trasferire in scena le loro testimonianze, senza giudizi, perché per me il teatro è anche condivisione sincera e autentica del pensiero. Così com’è anche strumento che svela l’invisibile, ciò che non si vuole vedere perché è scomodo, che pone delle riflessioni ma non dà soluzioni, perché semplicemente non ce ne sono.”
Il lavoro di Tiziana sulla nostra “cuntastorie” è stato complesso e completo, in quanto oltre alla performance, negli ultimi tre anni ha portato in giro per l’Italia anche il suo graphic novel “Terra di Rosa” vite di uno spettacolo, illustrato da Elena Mistrello.
Nelle sue pagine, ovviamente, il setting è anche Licata, dove Tiziana è venuta a “cercare le radici di Rosa, scavare ancora nelle pieghe della sua storia”. Ha impiegato due anni per dar vita al prezioso volume e molta della bibliografia utilizzata l’ha consultata
proprio nella Biblioteca “Luigi Vitali” del nostro Comune. Per gli studenti e le studentesse licatesi è stata un’esperienza forte e interessante assistere alla performance di Tiziana e ascoltare la genesi del suo libro in cui si narra una vita, tante storie, memorie da conservare e tramandare. L’opera ha avuto e continua ad avere grandi apprezzamenti dalla critica e vanta premi importanti. C’è già chi in città si sta adoperando per proporre lo spettacolo la prossima estate: si tratta dell’Azienda Agricola Quignones in collaborazione con l’Associazione Teatrale Il Dilemma che, apprezzato il grande spessore dell’opera della Vaccaro, faranno il possibile per avere l’attrice a Licata.