Questo è uno dei capitoli del ‘viaggio’ che stiamo intraprendendo sulla storia ferroviaria di Licata, una storia parecchio interessante.
La stazione centrale era già esistente, inaugurata nel 1881 come parte del progetto di collegamento tra Caltanissetta e le miniere di zolfo dell’entroterra con il porto di Licata. In quel periodo, erano attive anche la stazione di Favarotta e, presumibilmente, quella di Sant’Oliva. La stazione marittima viene invece realizzata con il progetto della linea Agrigento – Licata, per questo motivo viene realizzata 7 anni dopo rispetto alla linea per Caltanissetta.
La sua realizzazione era principalmente finalizzata al trasporto delle merci, consentendo un accesso diretto al porto attraverso binari che portavano direttamente ai moli.
Molti ricordano ancora la ‘strada ferrata’, ora chiamata via Carlo Alberto Dalla Chiesa, dove una carreggiata presentava dei binari ferroviari. Questa era infatti la connessione tra le due stazioni.
La stazione marittima ha svolto un ruolo molto importante, insieme alla stazione centrale, dopo lo sbarco degli Alleati avvenuto proprio a Licata all’alba del 10 luglio 1943. Era infatti un nodo cruciale per il trasporto di tutto l’apparato bellico e delle forze militari verso il cuore della Sicilia.
La stazione marittima ha iniziato a declinare con la fine dell’era dello zolfo e la conseguente diminuzione dei traffici portuali. Nel 1959, la linea Agrigento-Naro-Palma e Licata è stata definitivamente chiusa. Anche questa linea era stata creata per servire le miniere di zolfo e consentire ai minatori di raggiungerle, ma si era dimostrata un’opera obsoleta sin dall’inizio. Infatti, sebbene progettata nell’Ottocento, il primo treno diretto da Agrigento arrivò a Licata solo il 7 ottobre 1915. La progressiva chiusura delle miniere ha portato alla sua dismissione.
Anche la stazione Licata Marittima ha cessato gradualmente la sua attività a causa della diminuzione del traffico merci nel porto. L’edificio della stazione esiste ancora oggi, ma versa in condizioni di abbandono.
Bella iniziativa.
Bravi