Quello di cui parliamo è il più famoso dei tre palazzi, quello situato in corso Vittorio Emanuele e sede della Banca Popolare Sant’Angelo, restaurato dalla stessa nel 1977. Gli altri palazzi Frangipane sono situati uno sulla medesima via, nei pressi della chiesa Madre, l’altro in via Santa Maria.
Tutti i palazzi appartenevano alla famiglia Frangipane, marchesi di Regalbuono e giunti a Licata da Palermo.
Il feudo di Regalbuono è stato acquisito nel 1734 da don Girolamo Frangipane Crescenti, due dei suoi eredi sono stati anche esponenti politici: il nipote Girolamo, rappresentante della città di Licata al parlamento siciliano nel 1794 e Angelo, sindaco della città nel 1845. Alla sua morte gli eredi ritrasferirono la famiglia a Palermo.
Il palazzo edificato in corso Vittorio Emanuele è il più sontuoso dei tre; costruito tra il 1733 e il 1785 mantiene ancora oggi l’originario stile tardo Barocco.
Sicuramente particolari e finemente rifinite le “maschere” che sostengono il balcone sopra il “molto barocco” portone d’ingresso, dove è possibile ammirare l’alternanza di maschere raffiguranti volti angelici e demoniaci. Dall’ingresso principale, anch’esso “baroccamente” lavorato, si accede ad un grande cortile, in parte coperto (dove originariamente trovavano posto i magazzini e le scuderie) e da dove era possibile accedere ad un giardino da cui (ancora oggi) si possono ammirare le antiche mura della città.
Il piano superiore era destinato ad appartamenti, oggi diventati uffici ma che conservano le caratteristiche architettoniche originarie.
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