La chiesa San Salvatore è una evidente testimonianza del Barocco licatese.
Realizzata in due fasi, esiste già nel ‘500, l’attuale prospetto però risale alla fine del ‘600, quasi 100 anni dopo è invece stato costruito il campanile.
La chiesa si trova in prossimità del chiostro di sant’Angelo e vicinissima all’omonima chiesa. Un luogo strategico e ricco di storia per la città di Licata. Qui infatti, siamo in piano Mangiacasale, sorgeva l’omonimo bastione armato a difesa della città, a ridosso del quale sorgevano (presumibilmente) le antiche mura medievali e una delle porte di accesso alla città.
Sempre vicino alla chiesa di San Salvatore, sorge il seicentesco chiostro della badia, un tempo convento, poi scuola elementare e all’interno del quale sorge il museo archeologico della città.
Tornando alla chiesa, la struttura interna è composta da un’unica navata, all’interno del quale sono custoditi alcuni dipinti e statue risalenti al 700.
Nel giorno di Pasqua l’omonima confraternita, esistente dal 1242, organizza la processione con il Cristo Risorto, conosciuto dai licatesi come “u Signuri cu munnu manu”, portando in giro per la città il simulacro, per farne ritorno in serata.
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